domenica 2 agosto 2020

Scaldiamo le gambe

Se siete abituati a girare in montagna, sapete bene che le prime gite servono per "scaldare" le gambe. La prima gita è sempre la più dura, perchè le gambe devono ricordarsi come si fa a salire e sopratutto a scendere, il fiato è ancora scarso e ci vuole qualche giorno per abituarsi all'altitudine per noi che veniamo dalla pianura.
Per questa vacanza, il nostro giro scalda gambe è stato al Passo Selle alla ricerca delle trincee della prima guerra mondiale.
L'inizio del sentiero 604

Il consiglio che mi sento di darvi quando pensate ad un giro in montagna è quello di pensare ad una strada di andata e una diversa per il ritorno, se è possibile. Noi per questa volta abbiamo sfruttato la mia mamma che ci ha portato in auto fino al Passo San Pellegrino e poi è tornata a prenderci al pomeriggio al parcheggio del Vidor che si trova più meno dove inizia la Valle San Nicolò.
Abbiamo preso la seggiovia Costabella (la stessa che usavamo quest'inverno per sciare) che dai 1920 mertri del Passo San Pellegrino ci ha portato a quota 2280, da qui parte il sentiero 604 che porta al Passo Selle in circa 50 minuti (questo sentiero non è adatto ai passeggini).
Arrivati al Passo Selle (2528 m) ci siamo concessi una pausa merenda e l'immacabile bicchiere di sambuco, la bevanda più dissetante che esista, poi abbiamo esplorato i dintroni del passo dove si possono vedere ancora tanti resti delle trincee della Grande Guerra, c'è anche un memoriale che ricorda i caduti su queste montagne.

Memoriale ai caduti

Abbiamo poi proseguito il cammino tenendo sempre il sentiero 604 verso il Rifugio Taramelli percorrendo la Val Monzoni, mi sembra quasi scontato dirlo, ma il panorama che si vede da questa valle è davvero mozzafiato. Prima di arrivare al Taramelli si incotra il piccolo Lago delle Selle, dove ci siamo fermati per pranzo e poco lontano abbiamo scovato le prime stelle alpine della stagione... io non le vedevo da anni!!!!

Le stelle alpine

Il sentiero è molto piacevole e divertente anche per i bambini più avventurosi, tra rocce e torrenti da guadare arriviamo al Taramelli, dove ci aspetta un'altra merenda a base di yogurt e frutti di bosco.

Un torrente lungo il sentiero


Proseguendo verso la parte bassa della Val Monzoni osserviamo ancora i danni che ha lasciato dietro di se la tempesta Vaia, è devastante vedere i boschi ridotti così.... tutti quegli alberi caduti come shangai.


Il bosco danneggiato dalla tempesta Vaia




Il nostro cammino si conclude poco dopo la malga Crocifisso a 1526 m dove ci vengono a prendere in auto.
Le gambe ora hanno ricominciato a girare, anche se fanno male, ma l'anima finalmente è leggera e si sta ricongiungendo al corpo, perchè sì fisicamente la quarante l'ho passata in Emilia, ma la mia anima non è mai scesa da queste montagne.


Greg davanti a questi fiori  mi ha detto "mamma se nascono dei fiori così belli dove ci sono successe delle cose così brutte vuole dire che c'è sempre una speranza.


L'arrivo al rifugio Passo Selle


Resto di una trincea e il rifugio Passo Selle sullo sfondo


Il rifugio Tramelli



Il piccolo lago delle Selle

Panorama dal sentiero verso il rifugio Taramelli


Se volete vedere il video completo della giornata andate sulla mia pagina instagram @mammaincamper  nella IGTV. Vi aspetto!!!!!!



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